A_Sulla Cresta Dell’Onda

13,00

Giovanni Nencini

Sulla Cresta dell’Onda

Gastone Nencini e quel 1960

Storia di un campione innamorato

Edizioni Sarnus

 

7 disponibili

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Descrizione

Il 1960 è una anno fondamentale per il grande ciclista Gastone Nencini, che vince il Tour de France dopo aver sfiorato il trionfo al giro d’Italia. In un dialogo immaginario con un giovane giornalista, il vecchio Auguste, presente come reporter a quel Tour, racconta sforzi, passioni, imprese, fortune e sfortune del campione Toscano. Parallelamente è ricostruita la storia d’amore “clandestina” tra Nencini e Maria Pia, ragazza fiorentina che poi riuscirà a sposare e che diverrà madre dei suoi figli. Il libro ricostruisce un ritratto commovente del ciclista e dell’uomo, raccontandoci allo stesso tempo un’epoca che, con l’avvento degli sponsor, segnò il passaggio del ciclismo “eroico” a quello moderno.

[…] Quel giorno c’era da scalare il Tourmalet, l’Aspin e il Perysourde. Il “cerchio della morte” come lo chiamavano. Tre salite terribili, tre discese altrettanto pericolose. Tre cattedrali tra le nuvole, emblemi del Tour. Scendeva una pioggerellina fine, faceva freddo e la nebbia rendeva invisibili i tre mostri che però erano lì, nascosti, pronti a prendere quanto gli spettava: il sacrificio di quegli uomini che avrebbero sputato l’anima sotto lo striscione del Gran Premio della Montagna.

[…] Filano via come treni, trovano subito l’accordo. All’inizio è Nencini che detta l’andatura, poi tutti collaborano. Vanno a 50 all’ora, in pianura pancia a terra, quando trovano una salita l’aggrediscono, in piedi sui pedali, come se in vetta ci fosse il traguardo, e poi giù in discesa continuando a pedalare con tutta la forza. E così per tutta la fuga, sotto un sole abbacinante, un caldo asfissiante. Erano magnifici, quattro lupi scatenati, affamati, che avevano capito che lì e ora dovevano dare tutto. Il passare dei chilometri e il vantaggio che cresceva aumentava in loro la consapevolezza che stavano facendo l’impresa. E con la consapevolezza aumentava la fame, che avrebbero placato solo entrando nella pista di Lorient. Dietro il resto del branco, confuso, frastornato.

 

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