FEDERICO MOMO UN CAMPIONE DEL PASSATO.

federico momo
Nel 1901 la Peugeot, prima tra tutti i costruttori, crea una squadra “professionisti”. Federico Momo ne farà parte insieme a Giuseppe Ghezzi.

Molti si domanderanno, ma chi era Federico Momo? E’ stato un grandissimo campione della bicicletta pura, della bicicletta da pista dei primissimi tempi, quando correre voleva dire avventura, e le gare su strada non erano ancora famose, e gli idoli del ciclismo erano appunto gli atleti della velocità pura. Momo fu uno dei più popolari, caratteristici e avventurosi. Era dei tempi dei Buni, dei Tommaselli, dei Pasta, dei Pontecchi, dei Singrossi, dei Pasini. Nato a Voghera, la sua città lo vedeva come primo degli eroi sportivi. A quei tempi i corridori in bicicletta erano considerati dei fenomeni, degli esseri fuori della realtà, e sulle pochissime piste accorrevano le folle più eleganti giacché le gare nei velodromi rappresentavano una festa di ricercata mondanità.

All’Arco della Pace, vicino alla Chiesa dei Frati, avevano impiantato il Ciclodromo milanese con una pista di legno di 333 metri. Imitando gli organizzatori parigini che nel 1895 avevano istituito sulla pista di cemento della Senna il Bracciale di Parigi, vittoria che concedeva al suo detentore la grande somma giornaliera di venti franchi, gli organizzatori di Milano lanciarono, nel 1896, il Bracciale Milanese con il premio di ben dieci lire giornaliere. Il primo vincitore fu Singrossi. Ma ecco che Momo, il ragazzo diciottenne di Voghera, sfida Singrossi. Il ragazzo vince. Comincia così la sua ascesa. Tommaselli sfida Momo. Momo batte anche Tommaselli. Allora più nessuno osa sfidare il monellaccio di Voghera. Cosicché Momo si tiene il bracciale per tutto il 1896 con la relativa diaria di 10 lire al giorno, con le quali, allora, si poteva offrire un banchetto a dieci persone.

Nel 1897 secondo bracciale. Vince ancora Momo, contro Singrossi e Pasini. Nell’ultima sfida contro Pasini, sulla traballante pista, Momo compie gli ultimi duecento metri in 11” 3/5. Un tempo favoloso.

La sua vita fu tutta un’avventura. Egli partì anche per la Russia. Si narrano di lui storie meravigliose. Pare che dopo le immancabili vittorie contro i più forti velocisti d’Europa, grandi slitte attendessero il nostro eroe alle porte dei magnifici velodromi d’inverno di Mosca e di Pietroburgo, con bellissime dame cariche di pellicce e di gioielli.

Poi, per lui, la Gazzetta dello Sport lanciò una sottoscrizione per una medaglia d’onore che raccolse la formidabile somma di 732 lire. Che cosa era successo? Che il Momo aveva vinto il G.P. di Parigi superando il Francese Jacquelin negli ultimissimi metri come fu dimostrato anche dalle fotografie che allora purtroppo uscivano in ritardo. Ma il giudice di arrivo, influenzato dall’urlo dei “popolari” che avevano visto entrare per primo nel rettilineo il loro favorito, diede per primo Jacquelin. E non volle assolutamente ricredersi.

Momo, lasciata la bicicletta, come molti altri corridori, passò alla moto e poi all’automobilismo, corridore e costruttore della Junior. Contribuì alla costruzione dell’autodromo di Monza e chiuse la sua carriera sportiva alla presidenza, nel 1933, dell’Unione Velocipedistica Italiana.

Estratto da articoli di Emilio De Martino e Armando Cougnet pubblicati su Sport Illustrato 1958

Un documento storico. La foto che conferma la vittoria di Momo al Gran Prix de Paris.

ROBERT CAPA, UNO SGUARDO SUL TOUR

Robert Capa Tour de France 1939Robert Capa è stato uno dei più importanti fotografi di reportage del ‘900. Fondatore dell’agenzia di stampa MAGNUM PHOTOS ha fotografato ben 5 conflitti mondiali, ed è considerato uno dei più grandi fotografi di guerra. Le sue foto sono immerse nelle realtà che vuole rappresentare, e hanno raccontato la guerra con uno sguardo realista e privo di barriere e filtri tra fotografo e soggetto. Morirà nel 1954 saltando su una mina in Vietnam.

Non tutti sanno che Capa ha fotografato anche il ciclismo, seguendo nel 1939 il Tour de France. Il suo sguardo si è soffermato sopratutto sui momenti fuori della corsa, documentando il dietro le quinte della Gran Boucle e cogliendo la verra essenza del Tour: i corridori a riposo, gli attimi prima della partenza, le emozioni degli spettatori, lasciandoci un reportage coinvolgente ed emozionante.

 

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Noleggio bici per Gran Corsa Retrò Cycling Events

GC RETRO CYCLING EVENTS-R

BIKESRETRO è lieta di comunicare che, in occasione della manifestazione GRAN CORSA RETRO’ CYCLING EVENTS, che si svolgerà nei giorni 14 – 15 – 16 – 17 marzo 2018, offrirà un servizio di noleggio di bici storiche ante anni ’30. Per maggiori informazioni scrivere a info@bikesretro.com

Restauro Peugeot anni ’20

Peugeot ann '20Questo restauro è stato effettuato in modo conservativo, cercando di mantenere il più possibile l’originalità della bici. La “macchina” è stata completamente smontata, i pezzi pulimentati. Dopo l’ingrassaggio e il montaggio sia il telaio che le componenti sono state protette con un prodotto per impedire il formarsi di ossidazioni.

Automoto

Restauro Automoto 1928

AutomotoQuesta Automoto degli anni ’20 era in pessime condizioni. Anni di abbandono avevano inciso profondamente, riducendola ad un ammasso di ruggine uniforme. Il telaio era ricoperto da una patina scura, le componenti completamente ossidate, i meccanismi (mozzi, movimento centrale ecc.) bloccati. La prima operazione è stata quella di smontarla completamente. Le parti che in origine erano cromate (freni, guarnitura, manubrio ecc.) ripulimentate, facendo attenzione però a non renderle troppo lucide per non contrastare con il telaio che, nonostante la pulizia, rimaneva con un aspetto molto “vissuto”. La bici è stata quindi ingrassata e rimontata, sostituendo le parti rotte o usurate. Infine è stata protetta con un prodotto per impedire il riformarsi della ruggine e che ha ridonato un po’ di brillantezza all’insieme, mantenendo comunque una patina antica alla bici. Ora questa Automoto è pronta per essere pedalata e….. per fare la sua bella figura!

Mostra scambio a Novegro (MI) 10-11-12 nov.

Mostra scambio novegro
Mostra scambio Novegro

BIKESRETRO’ SARA’ PRESENTE ALLA MOSTRA SCAMBIO DI NOVEGRO (MI) IL 10-11-12 NOVEMBRE.

SETTORE L, PIAZZOLA 309

La Mostra-Scambio di Auto, Moto e Ciclo d’Epoca è una delle più importanti Rassegne che si svolgono nel Parco Esposizioni Novegro ed è stabilmente collocata ai vertici della classifica degli eventi di questo genere a livello nazionale.

Giro d'Italia 1950

Achille Beltrame e il ciclismo

Giro d'Italia 1960
Giro d’Italia 1960

Le copertine della Domenica del Corriere disegnate da Achille Beltrame hanno rappresentato mirabilmente uno spaccato della società e del costume italiano della prima metà del XX secolo. Scriveva di lui Dino Buzzati: «Attraverso le immagini da lui create i grandi e più singolari avvenimenti del mondo sono arrivati pur nelle sperdute case di campagna, in cima alle solitarie valli, nelle case umili, procurando una valanga di notizie e conoscenze a intere generazioni di italiani che altrimenti è probabile non ne avrebbero saputo nulla o quasi. Un maestro dell’arte grafica, quindi, ma anche un formidabile maestro di giornalismo…».

Achille Beltrame ha illustrato tantissime tavole rappresentando fatti della vita quotidiana del nostro paese e, naturalmente, non potevano mancare illustrazioni sullo sport più seguito dagli italiani in quegli anni: il ciclismo. In queste immagini, contraddistinte dal realismo del suo tratto, sono rappresentati momenti indimenticabili di questo sport: Fausto Coppi, Gino Bartali e tanti altri campioni sembrano prendere vita dalla sua matita, e ci riportano in un epoca dove l’entusiasmo per il ciclismo e l’imprese di tanti campioni infiammavano la fantasia dei tifosi.

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