Achille Beltrame e il ciclismo

Giro d'Italia 1960
Giro d’Italia 1960

Le copertine della Domenica del Corriere disegnate da Achille Beltrame hanno rappresentato mirabilmente uno spaccato della società e del costume italiano della prima metà del XX secolo. Scriveva di lui Dino Buzzati: «Attraverso le immagini da lui create i grandi e più singolari avvenimenti del mondo sono arrivati pur nelle sperdute case di campagna, in cima alle solitarie valli, nelle case umili, procurando una valanga di notizie e conoscenze a intere generazioni di italiani che altrimenti è probabile non ne avrebbero saputo nulla o quasi. Un maestro dell’arte grafica, quindi, ma anche un formidabile maestro di giornalismo…».

Achille Beltrame ha illustrato tantissime tavole rappresentando fatti della vita quotidiana del nostro paese e, naturalmente, non potevano mancare illustrazioni sullo sport più seguito dagli italiani in quegli anni: il ciclismo. In queste immagini, contraddistinte dal realismo del suo tratto, sono rappresentati momenti indimenticabili di questo sport: Fausto Coppi, Gino Bartali e tanti altri campioni sembrano prendere vita dalla sua matita, e ci riportano in un epoca dove l’entusiasmo per il ciclismo e l’imprese di tanti campioni infiammavano la fantasia dei tifosi.

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